RSPP interno vs. esterno: normativa, requisiti e vantaggi
Scopri Quando e Perché Scegliere un RSPP Esterno o Interno
Nel mondo della sicurezza sul lavoro, la figura del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) svolge un ruolo cruciale. Tuttavia, sorgono spesso domande su quale debba essere la natura dell’RSPP: interno o esterno all’azienda? In questo articolo, esploreremo in dettaglio il concetto di RSPP esterno, analizzando la normativa vigente, i requisiti, e i vantaggi che questa scelta può comportare per le aziende. Se stai cercando risposte chiare su quando e perché optare per un RSPP esterno, sei nel posto giusto.
Qual è il ruolo di un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione in azienda?
Prima di addentrarci nelle sfumature del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) esterno, è fondamentale comprendere più in generale il ruolo di un RSPP in azienda. L’RSPP è la figura incaricata di garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori sul posto di lavoro. Questo professionista, come riportato nella sezione di SenSistemi (www.sen-sistemi.eu) dedicata alla presentazione dei corsi RSPP e ASPP, ha il compito di identificare, valutare e gestire i rischi, nonché di promuovere una cultura della sicurezza all’interno dell’organizzazione.
Cosa si intende per RSPP interno o esterno?
Per comprendere appieno la distinzione tra RSPP interno ed esterno, è essenziale definire chi sono e quali sono le differenze fondamentali tra queste due figure chiave nell’ambito della sicurezza sul lavoro.
- RSPP Interno: Un RSPP interno è un professionista nominato all’interno dell’azienda stessa. Questo significa che l’azienda seleziona un proprio dipendente, in genere tra coloro che hanno già una conoscenza della struttura e delle attività aziendali, per assumere il ruolo di RSPP. Questa figura lavora a tempo pieno all’interno dell’azienda ed è responsabile di garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori all’interno di quella specifica organizzazione.
- RSPP Esterno: Un RSPP esterno, d’altra parte, è un consulente o professionista esterno all’azienda che offre servizi di consulenza in materia di sicurezza sul lavoro. Questo professionista può essere incaricato da una o più aziende per fornire servizi di valutazione dei rischi, redazione di piani di sicurezza, formazione dei dipendenti e altre attività correlate alla sicurezza. Sono infatti diverse le aziende che si affidano a consulenti specializzati, come i professionisti che compongono il team di Sen Sistemi, per la nomina di un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione in azienda. A differenza dell’RSPP interno, l’RSPP esterno non è un dipendente a tempo pieno dell’azienda, ma piuttosto un consulente che fornisce servizi su base contrattuale.
La scelta tra RSPP interno ed esterno dipende da diversi fattori, tra cui la dimensione dell’azienda, la complessità delle attività svolte e le risorse finanziarie disponibili. Mentre un’azienda più grande o ad alto rischio potrebbe optare per un RSPP interno, le piccole imprese o quelle con meno risorse potrebbero trarre vantaggio dalla consulenza di un RSPP esterno.
Inoltre, la normativa vigente può influenzare la decisione. Alcune aziende potrebbero essere obbligate per legge a nominare un RSPP interno in base alle loro dimensioni o al tipo di attività svolte. Al contrario, l’RSPP esterno può essere una scelta strategica per aziende che desiderano un approccio più flessibile e specializzato alla sicurezza sul lavoro.
Ogni approccio ha i suoi vantaggi e svantaggi, e la scelta deve essere ponderata attentamente in modo da garantire una gestione efficace della sicurezza sul lavoro e il rispetto delle normative vigenti.
Quando il RSPP deve essere interno? Normativa vigente
L’obbligo per un’azienda di nominare un RSPP interno è regolamentato dalla normativa vigente e dipende da alcune condizioni specifiche. In base al Decreto Legislativo 81/2008, noto come “Testo Unico sulla Sicurezza”, un’azienda è tenuta a designare un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) interno se vengono soddisfatti determinate condizioni.
- Dimensioni dell’Azienda: Una delle principali condizioni per cui un’azienda deve avere un RSPP interno è legata alle dimensioni dell’azienda stessa. In base al Decreto Legislativo 81/2008, se un’azienda ha più di 15 dipendenti, è obbligata per legge a nominare un RSPP interno. Questo dipendente sarà incaricato di gestire la sicurezza e la salute sul lavoro all’interno dell’organizzazione.
- Attività a Rischio Elevato: Oltre al numero di dipendenti, l’obbligo di avere un RSPP interno può essere legato al tipo di attività svolte dall’azienda. Le aziende che svolgono attività considerate ad alto rischio, come l’industria chimica o la costruzione, sono tenute a designare un RSPP interno indipendentemente dalle dimensioni dell’azienda stessa. Questo è fondamentale per garantire la gestione adeguata dei rischi specifici associati a tali settori.
- Nomina Obbligatoria per Legge: In alcuni casi, la legge impone esplicitamente la nomina di un RSPP interno. Ad esempio, il settore sanitario è obbligato per legge a designare un RSPP interno per garantire la sicurezza dei pazienti e del personale medico.
- Specifiche Normative Regionali: È importante notare che in alcune regioni italiane possono essere presenti normative regionali aggiuntive che ampliano le condizioni per la nomina di un RSPP interno. È pertanto essenziale verificare le normative locali per garantire la conformità.
In sintesi, la nomina di un RSPP interno è obbligatoria in base al numero di dipendenti, al tipo di attività svolte e alle normative specifiche del settore e della regione. Le aziende sono tenute a rispettare queste condizioni per garantire la sicurezza dei lavoratori e la conformità alle leggi in materia di sicurezza sul lavoro.
Quando il RSPP può essere esterno?
L’RSPP esterno, d’altra parte, è una soluzione che può essere adottata dalle aziende per soddisfare i requisiti di legge in materia di sicurezza sul lavoro. La scelta di un RSPP esterno è possibile quando l’azienda non ha le risorse o la necessità di mantenere un RSPP a tempo pieno in sede. Nello specifico, l’impresa può nominare un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione esterno quando:
- L’azienda non ha dipendenti;
- L’azienda è costituita da un unico lavoratore;
- L’azienda è una società di persone o di capitali con un numero di dipendenti non superiore a 15;
- L’azienda è un’impresa familiare con un numero di dipendenti non superiore a 5.
Inoltre, l’adetto RSPP può essere esterno anche nelle aziende con più di 15 dipendenti, ma solo se:
- L’azienda non ha dipendenti in possesso dei requisiti professionali adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative;
- L’azienda ha un sistema di gestione della sicurezza già in atto e certificato da un organismo accreditato.
Chi può fare l’RSPP esterno?
La nomina di un RSPP esterno deve rispettare alcune regole specifiche. In primo luogo, il professionista scelto deve essere in possesso delle competenze necessarie per svolgere il ruolo di RSPP. Questo significa avere una formazione specifica in materia di sicurezza sul lavoro e una conoscenza approfondita delle leggi e delle normative vigenti. Inoltre, l’RSPP esterno deve essere in grado di fornire un servizio di consulenza adeguato alle esigenze dell’azienda. Questo può includere la valutazione dei rischi, la redazione di piani di sicurezza e la formazione dei dipendenti.
Nello specifico, per diventare RSPP esterno è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:
- Laurea o diploma di scuola secondaria superiore;
- Abilitazione all’esercizio della professione di RSPP;
- L’abilitazione all’esercizio della professione di RSPP può essere ottenuta frequentando un corso di formazione specifico, in conformità a quanto previsto dal D.Lgs. 81/2008.
Vantaggi della Nomina di un RSPP Esterno
Ora che abbiamo compreso chi può essere un RSPP esterno e quando questa scelta è possibile, è importante esaminare i vantaggi che essa comporta per le aziende. Tra i principali motivi che spingono un’azienda a preferire un esterno per la nomina dell’RSPP, troviamo:
- Costi Ridotti: La nomina di un RSPP esterno può essere più conveniente rispetto all’assunzione di un dipendente a tempo pieno, specialmente per le piccole e medie imprese.
- Expertise Specializzata: Gli RSPP esterni sono spesso esperti nel settore della sicurezza sul lavoro e possono fornire un livello di competenza più elevato rispetto a un RSPP interno.
- Flessibilità: Le aziende possono utilizzare i servizi di un RSPP esterno solo quando necessario, riducendo i costi operativi.
- Conformità Normativa: Gli RSPP esterni sono aggiornati sulle ultime normative, garantendo che l’azienda rimanga sempre in conformità con la legge.
- Indipendenza: Gli RSPP esterni offrono un punto di vista neutrale e indipendente sulla sicurezza sul lavoro, contribuendo a migliorare la cultura della sicurezza aziendale.
In conclusione, la scelta tra un RSPP interno ed esterno dipende dalle specifiche esigenze e risorse dell’azienda. Entrambe le opzioni hanno i propri vantaggi e requisiti normativi da considerare attentamente. La chiave è assicurarsi che la sicurezza sul lavoro sia una priorità costante, indipendentemente dalla scelta effettuata. Investire nella sicurezza non è solo una necessità legale ma può anche portare a una maggiore produttività e benessere dei dipendenti.